L’odore della carta stampata che idealmente si oppone alla freddezza degli schermi degli smartphone. Il recupero dell’esperienza tattile, l’esigenza di un’informazione di qualità come elemento base di un leader di domani. Il rapporto tra media e politica, la crossmedialità e le nuove frontiere di un mestiere – quello del giornalista – in continua e rapidissima evoluzione. Sono alcuni dei temi affrontati nel corso della quinta tappa formativa della Scuola di Sviluppo Territoriale, che ha visto come relatore il capo della redazione estense de il Resto del Carlino, Cristiano Bendin.
A lui è spettato il compito di spiegare ai ragazzi l’utilità ma soprattutto l’attualità di un mezzo d’informazione – il giornale cartaceo, appunto – che agli occhi delle nuove generazioni sa per lo più di Novecento e ricordi d’infanzia. Eppure, rileva Bendin, “è difficile immaginare un leader di questo territorio che assume una decisione importante (in qualsiasi ambito) senza che sia informato su ciò che accade attorno a lui. E, benché ci si possa informare anche in rete, la stella polare restano i giornali di carta stampata. Lo sforzo quotidiano per arrivare alla realizzazione di un giornale è immenso e comprende tantissime professionalità di vario tipo. Sostenere l’informazione, quindi, significa sostenere una lunga catena di lavoro che dal mattino presto fino a notte fonda non si ferma mai“. È stata ripresa più volte la questione legata alla ‘convivenza’ tra ‘vecchi’ e nuovi strumenti di informazione. La sfida, insomma, di far coesistere la carta stampata, che ha tempi di realizzazione per definizione molto dilatati e il mondo dei social che al contrario diffondono in tempo reale milioni di notizie.
“La corretta informazione – commenta a margine della lezione il presidente della Scuola di Sviluppo territoriale, Ruggero Villani – è un elemento fondamentale per la costruzione di una leadership che sappia orientare le decisioni in virtù delle istanze che arrivano dal territorio. Ed è per questo che la lezione dedicata al giornalismo si inquadra nel percorso formativo che abbiamo deciso di offrire ai nostri ragazzi“.
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